venerdì 22 maggio 2015

Il disco rigato - prima puntata

Ed ecco a voi un nuovo giallo per ragazzi, completamente inedito, che è anche un po' un viaggio nel tempo, e precisamente nella prima metà degli anni 1980! Si tratta ancora una volta di una storia tratta dal cassetto segreto che la nostra autrice preferita, P.A. Mirabelli, ha riaperto dopo molti anni, per la delizia di tutti noi. Il disco rigato ci presenta nuovi giovani personaggi e un intrigante mistero che gira intorno a un vecchio disco (ovviamente di vinile) di musica classica. Un grazie al nostro collaboratore profG per il bel fotomontaggio di copertina. Via allora con la prima puntata (in tutto faremo tre puntate, come ormai d'abitudine) e arrivederci al prossimo fine settimana per il seguito!


IL DISCO RIGATO
di P.A. Mirabelli


INTRODUZIONE

Questa volta faremo la conoscenza di altri sei ragazzi, protagonisti della serie: “Fossi & Franzi”. Questi sei ragazzi sono italiani e vivono a Modena. Il maggiore di età, e quindi un po’ il capo, è Davide Fossi. Ha vent’anni, alto, magro, con capelli neri e occhi neri. Suo fratello Mirko, al contrario, è biondo con gli occhi azzurri e ha sedici anni. La più piccola del gruppo è Deborah, una simpaticissima bambina di otto anni, con capelli castano chiaro e occhi azzurri. C’è poi Marianna Franzi, la fidanzata di Davide. Ha vent’anni, capelli neri e occhi grigi. Carlotta, sua sorella, ha sedici anni, capelli biondi, occhi azzurri ed è la più scatenata del gruppo. L’ultimo componente è Luca: ha dieci anni, capelli biondi e occhi scuri. Questi sei ragazzi hanno in comune la passione per i gialli e dimostreranno la loro bravura in questo loro primo caso, durante il quale si improvviseranno “investigatori privati”.

I

Carlotta stava uscendo da un negozio di dischi piuttosto sconsolata.
- Dobbiamo camminare ancora a lungo? – chiese il bambino che si trovava insieme a lei.
- Finchè non troviamo quel disco. Tu non iniziare a fare il noioso, Luca! Altrimenti non ti porterò mai più con me. – rispose la ragazza in tono seccato. – Ecco un altro negozio. Speriamo di trovarlo. Abbiamo provato già in cinque di questi negozi! –
Detto ciò Carlotta spinse in avanti la porta del negozio. Era un ambiente piuttosto piccolo, ma molto carino. Un ometto, sui settant’anni, spuntò da dietro il banco.
- Cosa desidera, signorina? – chiese.
- Il disco con le migliori composizioni di Mozart. – rispose Carlotta guardandosi attorno.
- E’ un disco molto vecchio - riprese l’ometto. Ce n’è rimasto uno soltanto.
Carlotta emise un sospiro di sollievo. Era l’unica risposta positiva di tutta la giornata. 
- C’è un problema però – continuò il negoziante. – Da quanto mi ricordo, quel disco non era stato venduto perchè era rigato. 
Terminata la frase si diresse nel retrobottega e ne uscì dopo pochi minuti.
- Eccolo qua! – disse, mostrando il disco alla ragazza. Poi lo tolse dalla copertina e indicò col dito lo sfregio che attraversava parte della prima facciata del disco. 
Carlotta rifletté un po’ su cosa dovesse fare, poi concluse che, avendo già chiesto in numerosi altri negozi, quello era probabilmente l’unico disco ancora in commercio e quindi lo comprò malgrado lo sfregio.
- Fortunatamente l’ho trovato! – esclamò, raggiante, quando uscì dal negozio. – Samantha ne sarà felice! – 
- Però è rigato – disse Luca.
- Per Samantha ciò non avrà molta importanza. Dopotutto l’altra facciata è intatta e poi lei desiderava ardentemente quel disco. Meglio di niente. – 
Tornata a casa Carlotta fasciò il disco e lo depose con cura in un cassetto. Poi si cimentò con i suoi rebus. 
- Carlotta, come sto con il mio vestito nuovo? – la interruppe la sorella, entrando trafelata nella stanza. 
- Stai come quando indossi un qualunque altro vestito. – rispose Carlotta sdraiata sul letto e senza neanche alzare gli occhi dal giornale.
- Scusa! Avevo dimenticato che un “maschiaccio” come te si intende solo di jeans! – ribattè Marianna uscendo dalla stanza offesa, mentre la sorella finse di non sentire l’insulto.
Il pomeriggio seguente Carlotta si diresse a villa Cavazzana dove Samantha l’aspettava vicino al cancello. Al suo compleanno erano invitati alcuni compagni di classe, tra cui Carlotta. Samantha era una splendida ragazza dai lunghi capelli biondi fermati sulla nuca da un fermaglio. Appena vide comparire l’amica le andò incontro.
- Ciao Carlotta! Vieni, sono già arrivati tutti. –
Carlotta seguì l’amica all’interno della villa ed entrò in un immenso salone. Al centro troneggiava una tavola riccamente imbandita e sei ragazzi che ella riconobbe subito. Erano: Tabata Gabrieli, Sarah Zorzenon, Tamara Randelli, Francesco Taciani, Marika Borgheri e naturalmente Mirko Fossi. 
La visione di quest’ultimo provocò una smorfia sul viso di Carlotta e lo stesso accadde al ragazzo. Nonostante fossero quasi parenti e compagni di scuola, Carlotta e Mirko non andavano assolutamente d’accordo. Anzi, litigavano in continuazione.
Perciò per tutto il pomeriggio evitarono di parlarsi. Carlotta spiegò all’amica il problema del disco e il motivo per cui lo aveva acquistato ugualmente. Samantha capì benissimo e la ringraziò.

II

Quello stesso pomeriggio, visto che era domenica e non lavorava, Marianna si recò a casa del fidanzato Davide. Mentre la ragazza ricamava, Davide leggeva il giornale appollaiato su una comodissima poltrona.
Ad un tratto esclamò: 
- Marianna, senti. E’ un fatto che riguarda la nostra città: “La notte scorsa qualcuno si è introdotto in casa Pino. Il mattino seguente, infatti, i signori Pino hanno trovato tutti i loro dischi sparpagliati a terra in salotto, ma non è stato rubato nulla, neanche gli oggetti di valore che si trovavano in casa. Lo stesso era accaduto nella casa visitata un paio di notti prima. Un particolare interessante è che in entrambe le case si trovava il disco con le migliori composizioni di Mozart.” –
A queste ultime parole, Marianna esclamò: 
- Ma è lo stesso disco che Carlotta ha regalato alla sua amica! – 
Il ragazzo la fissò.
- Interessante. Comunque, potrebbe trattarsi solo di una coincidenza. Sarebbe bene andare a casa Pino domani. 
- Sì sarebbe una buona idea. – esclamò Deborah uscendo da dietro la porta. 
- Deborah, ti ho già detto di non origliare! – la rimproverò il fratello.
- Io domani lavoro e quindi non posso venire. Potresti andarci con Mirko. – intervenne Marianna.
- Bene, gliene parlerò questa sera stessa. – e detto ciò continuò a leggere il giornale.
Quando Davide espose la sua idea al fratello, questo fu entusiasta di accompagnarlo, perché il caso delle visite notturne interessava anche lui. Venne rifiutato, invece, l’aiuto di Deborah, perché ritenuta troppo piccola e quindi di impaccio. 
I due fratelli si recarono a casa Pino facendosi passare per giornalisti. Entrarono e parlarono con la signora Pino, poiché il marito era al lavoro. 
- Ci potrebbe spiegare esattamente come si sono svolti i fatti? – chiese Davide mentre il fratello annotava ogni cosa su un block notes. 
- E’ andata così – iniziò la donna. – Io, mio marito e Marco, nostro figlio, siamo andati a letto verso mezzanotte, come sempre al sabato sera. Erano circa le due quando un rumore in salotto mi svegliò. Chiamai mio marito ma lui mi ripose che avevo solamente sognato, come già era accaduto. E così mi riaddormentai. Il mattino seguente, però, scesi in salotto e con mia grande sorpresa trovai tutti i dischi di mio figlio sparpagliati sul pavimento, proprio come era accaduto in quell’altra casa qualche notte fa. 
- E non ha notato niente di particolare? – chiese Mirko.
- Sì. – rispose la signora Pino. – Il disco con le migliori composizioni di Mozart era stato tolto dalla copertina ed era adagiato sopra tutti gli altri. Tutto il resto era a posto, nessun disco è stato rotto o rubato e non è stata toccata neanche l’argenteria. 
- Ha idea da dove sia entrato il visitatore notturno? – domandò Davide. 
- Dalla finestra del salotto è stato tolto un vetro e l’apertura è abbastanza grande da lasciar passare un uomo. –
E detto ciò mostrò la finestra ai ragazzi, ma ormai era già stata riparata. La signora continuò:
- Siamo al primo piano perciò non deve essere stato difficile raggiungerla.
- Pensa che la polizia si interesserà al caso? – chiese nuovamente Davide.
- No, purtroppo la polizia non può intervenire visto che non è stato rubato niente. Però io spero che lo prendano, quel maleducato! Entrare in casa delle persone di notte! E soltanto per guardare dei dischi! Io penso che si tratti di un pazzo! Fortuna che non ci ha fatto del male! – 
I fratelli ringraziar tono la signora e tornarono a casa pensierosi. Una volta a casa, si sedettero in salotto per discutere di quanto avevano saputo.
- Probabilmente il vetro è stato estratto dalla finestra un una ventosa da vetrai – disse Mirko scorrendo le pagine del blocco. – questi se ne servono per estrarre vetri venati da porte e finestre. –
Mirko, chiamato dagli amici l’”enciclopedia”, era di aiuto su qualsiasi argomento, conosceva tantissime cose perché leggeva praticamente di tutto.
- Chissà perché il disco di Mozart è stato tolto dalla copertina? – si chiese ad alta voce Davide.
- Forse voleva vedere com’era! – esclamò Deborah rientrando dalla sua lezione di danza classica.
- Ma non dire idiozie! – la riprese Mirko – chiunque sa come è fatto un disco! –
- La mia era soltanto un’idea. – precisò la bambina, lievemente offesa.
- Forse è meglio raccontare tutto a Marianna e agli altri. Le telefono e le dico che passiamo da loro questa sera dopo cena.-
E detto ciò Davide si avviò verso il soggiorno.

III

Seduti nel salotto di casa Franzi i sei ragazzi discutevano il caso.
- Una cosa è certa – disse ad un tratto Carlotta. – Se il visitatore notturno è andato a frugare proprio in due case dove c’era lo stesso disco, si è fatto dare in qualche modo, dai venditori di dischi, la lista delle persone che hanno acquistato il disco di Mozart. –
- E’ vero! – proseguì Luca. – Ed è probabile che visiti altre abitazioni. Se noi riuscissimo a sapere quale sarà la prossima… - 
- Impossibile – lo interruppe Davide – Ci saranno decine e decine di altri dischi venduti qui a Modena.
- Però possiamo andare dai negozianti a chiedere notizie sul visitatore e a farci dare un’altra lista di quei dischi venduti. – propose Marianna.
Tutti furono d’accordo con lei e decisero di andare l’indomani, non appena Marianna fosse uscita dal lavoro.

Nel tardo pomeriggio i ragazzi si ritrovarono davanti al Bar “Tropical”. Si spartirono i negozi da visitare e partirono per la loro missione, dandosi appuntamento  al garage di Davide. Dopo poco più di un’ora i ragazzi erano già rientrati. Seduti attorno ad un vecchio tavolino da campeggio si riferivano le notizie avute. Solo un negoziante dal quale si erano recati Deborah e Mirko li aveva forniti di una lista di acquirenti.
- Ho un’altra notizia interessante da darvi – esclamò eccitato Mirko. – E’ stato proprio il negoziante che ha venduto il disco a Carlotta a fornirmi la lista. E sapete cosa mi ha detto? Anche Carlotta è stata annotata sulla lista dei compratori di quel disco! –
- Ciò significa che il visitatore notturno verrà anche a casa nostra! – proseguì Carlotta. – E’ sicuro che il disco si trovi da noi. Non può sapere che io l’ho regalato a Samantha. –
- Così, basandoci sulla lista di Mirko sapremo, sempre che visiti le case nell’ordine in cui sono annotati i nomi, quando si farà vivo da voi e potremo tendergli una trappola. – propose Davide. 
- Sì, sicuramente va per ordine – si intromise Deborah. – Nella lista il primo nome è Maspoli, il secondo Pino e il terzo Batisti. Se sarà questa la prossima casa visitata ne avremo la conferma. –
- Bene. Allora non ci resta che aspettare. Ora, che ne direste di tornare a casa? Mi è venuta una gran fame! – 
Tutti annuirono e così Luca si alzò, seguito dagli altri, ed uscì.
Dopo aver cenato Carlotta e i fratelli andarono a letto. La ragazza, prima di prendere sonno, riflettè, le mani dietro la nuca e gli occhi fissi al soffitto. Non avrebbe mai creduto che un giorno si sarebbe trovata ad indagare su un caso. Lo aveva sempre desiderato, come tutti gli altri, ma non era mai accaduto. Ora invece il sogno si avverava ed era lei che aveva dato l’avvio, era lei che aveva acquistato il disco che interessava al visitatore notturno. Carlotta fremette d’impazienza al pensiero che una notte si sarebbe presentato anche in casa sua.
- Domani andrò, insieme a Luca e Deborah, a casa di Samantha – pensò infine. – Voglio ispezionare anch’io il disco di Mozart! – e con questo pensiero si addormentò.

IV

- Speriamo che sia in casa – esclamò Deborah dopo che Carlotta ebbe suonato il campanello.
Carlotta, Deborah e Luca erano davanti al cancello di Villa Cavazzana. Dopo una seconda scampanellata il cancello si aprì e una governante comparve sul portone della villa. Carlotta e i bambini entrarono e la donna li condusse nel salone dove Samantha si stava esercitando al pianoforte. Quando li sentì entrare si voltò e li salutò cordialmente. 
Allora Carlotta le chiese notizie del disco.
- E’ molto bello! – rispose la ragazza avvicinandosi agli ospiti. – L’ho già ascoltato tutto. Anche il lato dello sfregio è in parte ascoltabile. –
- Possiamo andare nella tua stana a vederlo? – chiese Luca.
- Certo. – rispose gentilmente Samantha. – Io resto qui ancora alcuni minuti per finire questo pezzo. Sto imparando una nuova musica e devo essere pronta per questa sera quando arriverà il maestro. Andate soli. Vi raggiungo dopo. –
I tre la ringraziarono e si avviarono su per lo scalone. Entrati in camera tolsero il disco dalla custodia e lo osservarono attentamente in ogni suo particolare. Luca esaminò la copertina mentre Carlotta e Deborah si occuparono del disco. 
- A me sembra tutto normale – esclamò la bambina rivolta all’amica. 
- Probabilmente non è questo il disco che sta cercando il visitatore notturno – rispose la ragazza sedendosi.
- Non possiamo neanche sperare in un’incisione sul disco, visto che è già stato ascoltato da Samantha – intervenne il fratello.
Samantha entrò nella stanza in quel momento. 
- Trovato qualcosa di interessante? –
- Purtroppo no. – risposero i ragazzi. Quindi rimisero il disco al suo posto, salutarono l’amica e tornarono a casa insoddisfatti.
Il giorno dopo i ragazzi lessero sul giornale della visita in casa Batisti. Questa fu la prova che aspettavano che il visitatore notturno seguiva l’ordine della lista che avevano anche loro! Quindi attesero pazientemente la prossima mossa, finchè egli non si sarebbe presentato in casa Franzi.
In questo periodo di pausa si occuparono dei loro hobby: Marianna lavorava come impiegata e quando era a casa ricamava; Davide frequentava la facoltà di Giurisprudenza all’università e nel tempo libero si riposava; Mirko frequentava il liceo classico assieme a Carlotta e nel pomeriggio si allenava a pallacanestro, mentre la ragazza risolveva rebus o andava a lezione di chitarra; Luce e Deborah frequentavano la scuola elementare e, nel pomeriggio, la bambina andava a lezione di danza classica, mentre Luca giocava a pallone con gli amici. Passarono così un paio di giorni. 
Finalmente un pomeriggio Davide lesse sul giornale un articolo: “Altra visita notturna. Questa volta in casa Coccia. Tutti i possessori di un disco di Mozart si chiedono: quale sarà la prossima casa visitata?”
- Casa Franzi! – esplose il ragazzo, alzandosi di scatto dal divano.
Chiamò subito Carlotta chiedendole di raggiungerlo, quella sera stessa, dopo cena, al garage, con Marianna e Luca. La pregò anche di andare a prendere Mirko in palestra dove si stava allenando a pallacanestro con la sua squadra. Il ragazzo aveva deciso di fermarsi a dormire a casa di un compagno, mentre Davide voleva che anche lui fosse presente alla riunione di quella sera. Carlotta protestò ma Davide insistette talmente tanto che alla fine fu costretta a cedere.
- Davide è proprio uno sfaticato! – pensò la ragazza uscendo di casa. – Non può andare lui a prendere suo fratello? –
E, sbuffando e brontolando, arrivò alla palestra. Aprì la porta ed osservò la squadra intenta in un’azione di gioco. i gioco. Un ragazzo stava avanzando velocemente, palleggiando verso il canestro. 
- Dai! Forza! – gridarono a squarciagola i compagni di squadra. 
Improvvisamente il ragazzo con il pallone si trovò accerchiato da tre ragazzi avversari. Per salvare la situazione passo il pallone a Mirko che, scartando gli altri ragazzi, lanciò la palla che finì esattamente dentro il canestro. Tutti i compagni si misero a gridare e a battere le mani in onore di Mirko.
Soltanto Carlotta fece una smorfia: lei non ci trovava niente di eccezionale in ciò che aveva fatto. Fu solo allora che il ragazzo si accorse della sua presenza.
- Scusate un istante – disse agli amici. Poi, avvicinandosi alla ragazza le chiese: - Si può sapere che cosa ci fai tu qui? Almeno al pomeriggio speravo di non vederti. –
- Neanche io sono felice di essere qui. – rispose irritata Carlotta. E’ stato Davide a pregarmi di venirti a prendere. Questa sera non puoi fermarti a dormire a casa del tuo amico perché dobbiamo riunirci tutti dopocena al garage di tuo fratello. Ha qualcosa di importante da riferirci. – 
- Maledizione! Proprio questa sera che avevamo in programma di guardare il film “Shining”! Va bene, vengo. Spero che Davide abbia veramente qualcosa di interessante da dire, altrimenti… - dopo una breve pausa continuò: - Vado a dirlo a Paolo. – e si allontanò.
Dopo pochi minuti, salutati i ragazzi, si avviò insieme a Carlotta verso la porta di uscita, tra i commenti degli amici
- Ehi, Mirko! Fai il bravo con la tua ragazza questa sera! –
- Smettetela! Non è la mia ragazza! – ed uscì con Carlotta diretto verso casa.
- Che sfortuna – cominciò Mirko.
- Cosa? – chiese la ragazza senza capire.
- Dover fare un pezzo di strada in tua compagnia! – chiarì il ragazzo.
- Adesso mi hai proprio stancato! Tranquillo, prosegui da solo! – e detto ciò Carlotta si avviò per un’altra strada. 


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