Il 44-esimo volume della serie originale delle avventure dei Tre Investigatori avrebbe dovuto intitolarsi The Mystery of the Ghost Train, ed era su questo libro che M.V. Carey stava lavorando, assieme alla editor della Random House Eugenia Fanelli nel 1987, quando la serie fu cancellata dall'editore. Di conseguenza il libro non venne mai completato. La prima versione del manoscritto, proposto dalla Carey, fu rimandato indietro dalla editor perché "non funzionava", e con la cancellazione della serie la revisione non fu completata. L'autrice morì nel 1994 (a poco meno di 70 anni) e non ci è dato di sapere se il manoscritto esiste ancora, conservato dai suoi eredi o nelle mani di qualcuno alla Random House. L'editor Fanelli potrebbe anche esser stata l'unica persona ad aver letto Il Mistero del treno fantasma, e ora è morta anche lei (nel 2013 a poco più di 70 anni). Stiamo quindi parlando di un vero libro fantasma, ormai disperso, scomparso, introvabile... E allora che ci fa su Amazon? E' forse tornato dall'oltretomba dei libri? La soluzione del mistero la lasciamo a Jupiter Jones, o meglio a Justus Jonas, come Jupe è noto ai lettori teutonici. Tra le varie serie successive a quella originale vi sono infatti gli ottimi seguiti realizzati in Germania da autori locali. In nessun altro paese serie autonome sui Tre Investigatori si sono affiancate a quelle americane. Sono tutte avventure originali, divertenti, ben scritte e degne della serie originale, e la loro esistenza è stata resa possibile dal grande successo che I Tre Investigatori hanno sempre avuto in Germania. Uno di questi libri, poi tradotti in inglese, si chiama proprio The Mistery of te Ghost train, e, a detta di chi lo ha letto, è un interessantissimo spaccato di storia californiana, oltre che un ottimo giallo. L'autrice è l'ottima Astrid Vollenbruch, degna erede di M.V. Carey. Ma chiaramente non vi è alcun rapporto con il misterioso manoscritto del 1987.
domenica 30 marzo 2014
mercoledì 26 marzo 2014
Nancy Drew e il mistero del film scomparso
Oggi parliamo dei film di Nancy Drew. La prima incarnazione cinematografica di Nancy Drew risale alla fine degli anni 30. A interpretare la nostra eroina in quattro film prodotti dalla Warner Bros, probabilmente inediti in Italia, fu la bella attrice nella foto: Bonita Granville (1923-1988). I film Nancy Drew: Detective (1938), Nancy Drew... Reporter, Nancy Drew: Trouble Shooter, e Nancy Drew and the Hidden Staircase (gli ultimi tre uscirono tutti nel 1939) ritraevano la nostra eroina come un'intraprendente ventenne, ed erano basati sulla serie originale in modo piuttosto libero. La Nancy di Bonita Granville, in particolare, diversamente da quella dei libri, non esitava ad sfruttare il proprio fascino e varie astuzie femminili. L'unico film del quartetto a portare il nome di uno dei romanzi di Nancy Drew era Nancy Drew and the Hidden Staircase (Il passaggio segreto, n. 14 nei Gialli dei ragazzi Mondadori), ma la storia era diversa in modo sostanziale.

E ora, ecco il mistero: secondo molti indizi nella serie anni 30 sarebbe stato pianificato e forse addirittura prodotto un quinto film, poi mai distribuito nelle sale, e infine scomparso nel nulla. A citare il fantomatico quinto film è la testimonianza dell'attore Frankie Thomas, che lavorò in tutti e quattro (o cinque) i film della serie, e la corrispondenza tra Harriet Stratemeyer Adams e Mildred Benson. Che fine ha fatto il misterioso quinto film?
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martedì 11 marzo 2014
Erba Alta
Perché in un campo desolato dall'erba fitta e alta compaiono dal nulla strani oggetti? Qual è il segreto del vecchio palazzo che ospita la "Comunità Il Sorriso"? E chi si nasconde nel cimitero abbandonato? Ci sono abbastanza misteri quest'estate a Basigliano per movimentare le pigre vacanze di Giampa e dei suoi amici, trasformandole in una vera avventura. Ma servirà loro un bel po' di coraggio e di fortuna per districarsi tra zombi, fantasmi e criminali.
Con colpevolissimo ritardo mi porto sotto l'ombrellone il libro del prof Gemelli, già noto nel fandom de I Tre Investigatori, e mi ritrovo tra le mani un piccolo capolavoro! Eureka! Erba Alta è un vero Giallo dei Ragazzi moderno, nello spirito dei Tre Investigatori o di Pimlico Boys, adatto ai ragazzi di oggi come di allora (ovviamente sto pralando di me, che ho cinquant'anni), scritto con maestrìa, ricco di suggestione e di avventura, e con in più un'ambientazione molto realistica e tutta italiana! Si tratta di un esperimento ben riuscito, e l'autore non esclude del tutto di scriverne un seguito. Ma una serie, no? Io ci conto!
Erba Alta è stampato da un editore print on demand, per cui è difficile trovarlo in libreria, e bisogna affidarsi a ibs o altri negozi online, oppure al sito di photocity. Oppure lo si trova in ebook, ma, se permettete, in questo caso non è la stessa cosa: la sensazione di ritrovarsi di nuovo tra le mani un libretto dello stesso formato e stile grafico dei vecchi Gialli dei Ragazzi Mondadori (a parte la copertina, che comunque è molto bella), per gli appassionati come me, non ha prezzo.
Erba Alta è stampato da un editore print on demand, per cui è difficile trovarlo in libreria, e bisogna affidarsi a ibs o altri negozi online, oppure al sito di photocity. Oppure lo si trova in ebook, ma, se permettete, in questo caso non è la stessa cosa: la sensazione di ritrovarsi di nuovo tra le mani un libretto dello stesso formato e stile grafico dei vecchi Gialli dei Ragazzi Mondadori (a parte la copertina, che comunque è molto bella), per gli appassionati come me, non ha prezzo.
domenica 9 marzo 2014
Mary V. Carey e i Tre Investigatori
Mary Virginia Carey fu la prima scrittrice arruolata dalla Random House per proseguire la serie dei Tre Investigatori dopo la morte di Robert Arthur. E' autrice di 15 delle loro avventure. Mary Carey nacque nel 1925 in Inghilterra, ma i suoi si trasferirono immediatamente in California. Fu naturalizzata americana nel 1955. Negli anni 50 iniziò a lavorare per giornali e riviste, fu poi sotto contratto con la Disney, dove si occupò di scrivere le novellizazioni dei film Disney (Mary Poppins, La spada nella roccia e numerosi altri) e di infiniti altri progetti, sia come scrittrice che come editor. Era credente, ma aveva anche un certo interesse per il paranormale, con il quale condisce spesso e volentieri le avventure del trio di Rocky Beach. Sua l'invenzione del dinamico personaggio di Allie Jamison, affascinante impicciona, vicina di casa di Jupiter Jones, che tiene testa ai Tre Investigatori in due avventure. Come Sherlock Holmes ebbe Irene Adler, così Jupe aveva Allie, anche se nella serie dei Tre Investigatori non si vede scoccare alcuna scintilla tra i due. A parte i Tre Investigatori, il romanzo più importante della Carey è proprio A Place for Ally (1985), storia di una ragazza alle prese con i cambiamenti nella vita successivi alla perdita del padre. Non si tratta di Ally Jameson, ma il nome lo ha tenuto. Questo romanzo, purtroppo inedito in Italia, le richiese anni di lavoro e le fruttò premi e riconoscimenti. La Carey morì nel 1994.
martedì 4 marzo 2014
Giallo a scuola: i misteri di Teo
E' arrivato ora il momento di occuparci di un interessante e recente fenomeno: i libri gialli per bambini scritti appositamente per essere utilizzati a scuola. Già avevo notato (leggendo le informazioni sulle origini del traffico) che qualche navigatore aveva trovato la mia recensione di Un lampo nell'ombra attraverso una ricerca google "un lampo nell'ombra riassunto" il che faceva capire che qualche studente svogliato a cui era stato assegnato come compito a casa la lettura del libro era alla ricerca di un pacchetto pronto per l'uso da prelevare da internet (queste cose le fanno). C'è da dire che compito a casa più piacevole di leggere un libro giallo non ci sarebbe stato, per me, ai miei tempi... però è anche vero che qualsiasi attività, fosse anche la più piacevole, quando diventa un compito scolastico, rischia di perdere appeal! In ogni caso, qui parliamo della serie italiana di pochissimi anni fa e di un certo successo: I misteri di Teo, creata appositamente per gli scolari da Janna Carioli e Luisa Mattia, ma che può essere tranquillamente trovata in libreria. Nessun mistero sfugge alla giovane Teo, al suo amico Nicola e al loro cane Zorro. Lodevole l'iniziativa (e per questo, al di là della qualità letteraria e tecnica, si merita un po' di più delle solite due stelline che di solito riservo ai baby gialli), che sbandiera una quantità di intenti didattici, ma che in sostanza aiuta (almeno si spera) i bambini ad amare la lettura e li fa incontrare con il genere giallo, pur adattato alla loro età. Non è certo roba per noi "ragazzi" o ex ragazzi, ma è da tener presente per i nostri figli, o comunque per dei bambini.
sabato 1 marzo 2014
Miriam Carter e la tomba della maledizione

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