Se non ne avete ancora abbastanza di avventure giovanili di Sherlock Holmes, eccovelo adolescente in team nientedimeno che con Arsenio Lupin e con Irene Adler (la donna citata nei racconti di Conan Doyle come "più furba di Sherlock Holmes"). Un gioco letterario ottocentesco, apparentemente destinato ai bambini, ma che strizza l'occhio agli appassionati della letteratura di genere che possono cogliere le citazioni. Di nuovo crossover e speculazioni sulla gioventù di personaggi letterari a noi cari, dunque, ma nell'operazione orchestrata da Alessandro Gatti (che però immagina che la vicenda sia rievocata dalla stessa Irene Adler) il crossover è in realtà limitato, in quanto la fanno da padrona Sherlock e Irene, mentre il povero Arsenio Lupin, almeno nei due titoli che sno riuscito a leggere, è praticamente inesistente. Lo stile non è brillante. Se si sta al gioco, comunque, non manca il divertimento, in una serie fortunata di produzione italiana, che ha però il difetto (o il pregio?) di non essere né carne né pesce, destinata com'è ai bambini, dei quali però si suppone che pochi siano in grado di apprezzarla in pieno. Sherlock, Lupin e io: Il trio della dama nera
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